Vai ai contenuti

La Bulimia

LA BULIMIA

La Bulimia


I pazienti con un quadro di bulimia nervosa vengono distinti da quelli con anoressia sulla base del peso relativamente normale  e della presenza di abbuffate  e dell'uso di purganti. Il comportamento del bulimico è caratterizzato da un atteggiamento di profonda vergogna e imbarazzo. Nella maggior parte donne, le bulimiche tendono ad essere turbate dall'idea di "perdere il controllo di sè" ed è per questo che spesso svelano i loro problemi e cercano aiuto. Tuttavia, anche in questa fase il loro atteggiamento nei confronti della richiesta di aiuto appare tipicamente ambivalente. Desidererebbero, di fatto, ridurre la sensazione di disordine creata dal loro modello di alimentazione, ma nello stesso tempo hanno paura che venga loro tolta la libertà di abbuffarsi e di vomitare.

La bulimia come l'anoressia è compresa meglio come disturbo dello sviluppo, benché tenda ad emergere un po' più tardi. La maggioranza dei soggetti bulimici sviluppa  per la prima volta i sintomi tra i sedici e i vent'anni. Centrale sembra essere la difficoltà di separazione dalla famiglia, all'ingresso del mondo degli adulti,  e in particolare alle minacce che queste difficoltà pongono al senso di identità personale.

La struttura di personalità che accoglie la bulimia è varia.  Ci sono le personalità ad organizzazione pseudoindipendente caratterizzate da una parvenza di efficienza, donne di bell'aspetto, che hanno successo nella scuola e nel lavoro e appaiono come individui indipendenti e validi. Tuttavia, dietro a questa parvenza di funzionalità la donna è turbata da sentimenti di bisogno, dipendenza e scarsa autostima.  

In altri casi la bulimia può essere in relazione ad una dimostrazione in forma simbolica ad un "rifiuto della femminilità" e della condizione di donna. In questi casi le donne sono descritte come passive, particolarmente sensibili alle critiche e al rifiuto maschile. La magrezza è allora associata al potere maschile la grassezza alla debolezza femminile.  

Com le anoressiche anche le bulimiche  sono incapaci di elaborare una soluzione soddisfacente del problema dell'identità, restando prigioniere del dilemma di come integrare ambizione e bisogno di potere a una identità fondata sulla compiacenza, la condiscendenza e la passività.

Tra le studentesse, ad esempio,  la bulimia è un sintomo comune di disagio, una modalità autodistruttiva di elaborazione di sentimenti di solitudine, angoscia, depressione e di altre emozioni frustranti.

Il nostro clima culturale rende, però, difficile lo viluppo dell'identità femminile. La definizione del proprio ruolo sociale " ideale" per le donne è ambivalente poiché da un lato, ella sente che accanto alle accresciute aspettative di successo e di riuscita, resta forte la pressione  verso al femminilità tradizionale, basata sulla bellezza, la compiacenza e al passività. Emerge così la figura della "superdonna"  tanto capace, ambiziosa e di successo, quanto piacevolmente femminile, sensuale e materna; richieste socio-culturali molteplici e contraddittorie.

Le pazienti bulimiche generalmente usano le relazioni interpersonali come un modo per ricevere danno o punizione da fonti esterne, mentre le pazienti anoressiche tendono a ritirarsi dalle relazioni interpersonali. L'origine del bisogno di punizione della paziente bulimica può trovarsi  un'enorme riserva di aggressività inconscia diretta contro le figure genitoriali, e difficoltà rispetto alla separazione. Ad un livello evolutivo è stata ipotizzata una storia di assenza di oggetto transizionale, come un succhiotto, o una copertina, per aiutare la piccola a separarsi psicologicamente dalla figura di riferimento.

Una psicoterapia psicodinamica centrata sull'insight e sulla capacità di entrare in contatto con gli aspetti di dipendenza e di aggressività può portare un notevole miglioramento della qualità della vita di tutti gli individui che riversano su loro stessi l'inadeguatezza e la pressione delle richieste dell'ambiente inter-intra personale.  


Aut.sanit.n°66 del 21-05-2003
P.I.08501381001
Privacy Policy
Cookie Policy
Termini e Condizioni
Torna ai contenuti